Ruinart sostiene il consumo responsabile di vini e alcolici tramite Moët Hennessy, membro di Wine in Moderation.
SI CONSIGLIA DI BERE RESPONSABILMENTE.
Frédéric Panaïotis, chef de caves della Maison Ruinart.
R de Ruinart 2015 è composto per il 44% da chardonnay, per il 44% da pinot noir e per il 12% da meunier provenienti dalla maggior parte dei Grands Crus e Premiers Crus della Côte des Blancs e della Montagne de Reims.
Quella del 2015 è un’annata che riflette un clima contrassegnato da contrasti. Inizia con un’estrema siccità e importanti periodi soleggiati. Ad agosto, la pioggia e il fresco precedono un clima secco che favorisce una buona maturazione delle uve e un clima ideale per la vendemmia.
Alla vista, l’aspetto di R de Ruinart 2015 presenta una tonalità pallida e dorata con riflessi verdi e argentati.
Al primo naso sprigiona aromi di pere croccanti e foglie di fico. Al secondo naso svela note speziate di finocchio, cardamomo e liquirizia, oltre a sentori di lime essiccato e tè verde.
L’attacco è fresco. A seguire, il vino è pieno e untuoso, con note di frutta bianca fresca. Vivo ed elegante, il finale è sostenuto da note saline e leggermente amare.
Nell’ambito di un costante approccio ecosostenibile, Ruinart si è impegnata a sostituire dal 2020 tutti i suoi astucci con la confezione “second skin”, nove volte più leggera rispetto al modello precedente. L’astuccio riciclabile e modellato sulla forma della bottiglia, permette di ridurre del 60% le emissioni di carbonio.
Estetico e funzionale, l’astuccio si conserva fino alla degustazione, preservando l’integrità del gusto Ruinart e proteggendo la bottiglia dalla luce. Adatto per la conservazione in frigo e in cantina, resiste anche all’umidità del secchiello del ghiaccio introducendo un nuovo rituale di servizio.