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SI CONSIGLIA DI BERE RESPONSABILMENTE.
Quest’anno, Carte Blanche di Maison Ruinart offre per la prima volta una visione inedita e collettiva, guidata da sei artisti provenienti da tutto il mondo, selezionati per immergersi nella regione Champagne e riflettere sulla nostra relazione con gli esseri viventi attraverso un dialogo con la natura. Ispirata da questa connessione tangibile con la natura, Maison Ruinart getta le fondamenta di un movimento collettivo.
C’è chi si interessa al tema climatico, chi alla biodiversità. Tutti sono però focalizzati sulla relazione tra uomo e natura, che ciascuno osserva attraverso la sua visione unica.
Andrea Bowers coniuga arte e attivismo, Thijs Biersteker fonda la sua opera sui dati scientifici, Marcus Coates crea nuove relazioni con un mondo “molto più che umano”, Pascale Marthine Tayou fa sbocciare la bellezza nei luoghi più sorprendenti, Henrique Oliveira con le sue straordinarie sculture riunisce piante ed elementi organici, mentre Tomoko Sauvage è appassionata di bolle, sia in termini di formazione che della loro trasparenza.
Andrea Bowers è nata nel 1965 a Wilmington (Ohio, Stati Uniti). Vive e lavora a Los Angeles. È un’artista e un'attivista per i diritti ambientali, dell'immigrazione e delle donne. Le sue opere sono raccolte in importanti collezioni aperte al pubblico sia negli Stati Uniti che oltre confine. Andrea Bowers eccelle nella realizzazione di opere d’arte la cui estetica compiuta si coniuga con un contenuto politico radicale.
“Il mio lavoro consiste nel portare l’attenzione su temi politici riconducendoli ad una forma tangibile.”
Henrique Oliveira è nato in Brasile nel 1973 e ha stabilito il suo studio a Londra nel 2020. I suoi dipinti evocano una colorata proliferazione organica, mentre le sue sculture creano l’illusione di radici che emergono in un ambiente urbano. Realizzate con assi di legno da pallet riciclati, i tapumes, ricordano i cantieri che costellano le città brasiliane in rapida crescita e i materiali di fortuna utilizzati nelle favelas. Sensibile al tema dello sviluppo sostenibile, Henrique Oliveira trae ispirazione dalla dimensione parassitaria di queste strutture, sottolineando al contempo l’importanza di un utilizzo consapevole delle risorse naturali.
“L'intenso lavoro artigianale necessario per la realizzazione delle mie sculture, simili a tronchi, riflette lo sforzo che dobbiamo compiere per riavere indietro quella natura che in passato è stata data per scontata.”
Marcus Coates è un artista britannico vincitore di diversi premi e autore di installazioni eco-numeriche. Attraverso mezzi diversi – pittura, fotografia, scultura e installazioni sonore – esplora le relazioni immaginarie e simboliche che intercorrono tra uomo e natura. Sotto forma di video, testi e performance, le sue opere creano un legame empatico tra individui e specie. Marcus Coates è noto principalmente per i suoi video performativi di incontri con animali immaginari. È considerato uno dei più importanti artisti contemporanei che si dedicano al tema della natura.
“Molte delle mie opere sono conversazioni con la natura, il che non significa necessariamente un dialogo, bensì un ascolto e un'osservazione attenti finalizzati alla comprensione delle necessità e della prospettiva di altre specie.”
Pascale Marthine Tayou è nato a Yaoundé, in Camerun, nel 1967. Trasferitosi prima in Svezia e poi in Francia, dal 2003 vive in Belgio. Le sue sculture, i collage, le installazioni, i video e le foto traggono ispirazione e mescolano in un affascinante ibrido i preconcetti di Africa ed Europa. Senza mai essere aggressivo o moralista, rappresenta le contraddizioni e le ingiustizie generate dalla globalizzazione. Unione di umorismo e poesia, le sue opere sono spesso sensazionali, nonostante siano create utilizzando materiali riciclati, semplici ed economici. L’artista ha ottenuto un riconoscimento internazionale soprattutto grazie alla partecipazione alla mostra d’arte contemporanea internazionale Documenta 11 (2002) a Kassel e alla Biennale di Venezia nel 2005 e nel 2009.
“Il mio interesse è incentrato sull’elemento umano.”
Thijs Biersteker was born in the Netherlands in 1983. He lives and works in Amsterdam. He describes himself as an artist committed to ecology. He works together with worldwide renowned scientists and institutions on urgent topics like climate change, biodiversity loss and deforestation – turning scientific facts into artworks that provoke emotion and awareness. Using scientific data and sensors, he creates interactive artworks to make science and ecology accessible. His works are always created through scientific collaborations with universities, researchers and cultural institutions like UNESCO and WHO to bring scientific information to life.
“Desidero mostrare le somiglianze tra gli esseri viventi. E in questo modo favorire il rispetto reciproco, perché ciò che si rispetta si protegge.”
Tomoko Sauvage è nata a Yokohama, in Giappone, ma vive e lavora a Parigi. L’artista ha acquisito fama internazionale grazie al suo approccio sperimentale alla musica, che abbina strumenti acustici e tecnologia elettronica. Il suo percorso artistico è strettamente legato all’interesse per le qualità trasformative degli elementi naturali, in particolare l’acqua. Tomoko Sauvage crea spesso le sue opere con una serie di ciotole in porcellana riempite d’acqua. Per circa 15 anni ha anche svolto ricerche sugli effetti sonori delle bolle, che utilizza nelle sue opere. Muovendo la superficie dell’acqua e utilizzando idrofoni (microfoni sottomarini), produce suoni unici che confondono i confini tra naturale ed elettronico.
“Lavoro con le vibrazioni, espressione di ciò che è vivo. Tutto ciò che ci circonda è vibrazione, e lo siamo anche noi.”
Frédéric Dufour, Presidente, Maison Ruinart