Ruinart sostiene il consumo responsabile di vini e alcolici tramite Moët Hennessy, membro di Wine in Moderation.
SI CONSIGLIA DI BERE RESPONSABILMENTE.
Frédéric Panaïotis, Chef de Caves di Maison Ruinart
Il Dom Ruinart Blanc de Blancs 2013 è prodotto esclusivamente con uve Chardonnay dei vigneti Grand Cru e Premier Cru, provenienti per il 70% dalla Côte des Blancs (Le Mesnil-sur-Oger, Avize, Chouilly e Bergères-lès-Vertus) e per il 30% dalla Montagne de Reims (Vernezay, Sillery, Taissy, Villers-Marmery). Presente in tutte le cuvée della Maison Ruinart, questo vitigno emblematico riflette la ricca diversità dei terroir della regione Champagne.
Il 2013 è un’annata irripetibile. È stato caratterizzato da un inverno e una primavera particolarmente umidi e freschi. Nonostante l'assenza di gelate primaverili, la temperatura dei primi sei mesi dell’anno è stata la più bassa registrata negli ultimi vent'anni.
Questo clima ha rallentato il ciclo vegetativo, ritardando la vendemmia fino alla fine di settembre. Questa maturazione tardiva delle uve rivela un equilibrio unico, specifico delle condizioni climatiche dell’anno, che promette vini di estrema finezza.
Il colore è un giallo dorato intenso con riflessi verdi e sfumature argentate, che rivelano un vino giovane favorito da questa vendemmia tardiva.
Al naso dispiega un repertorio complesso e straordinariamente fresco: si apre con decise note tostate, arricchite da sentori di frutta secca come la mandorla e il grano maturo e sfumature di pasticceria. Gli intensi profumi di agrumi e frutti succosi accentuano la freschezza del vino. Questi aromi si fondono armoniosamente con fragranze di fiori primaverili e con una dimensione più minerale e polverosa, che ricorda il gesso, completata da delicate note affumicate.
Al palato si distingue per la sua struttura decisa e cesellata, ancora una volta sostenuta dalla sua freschezza cristallina in perfetta armonia con il naso. La palette aromatica complessiva si afferma con intensità e precisione. Emergono aromi agrumati che arrivano a toccare note speziate e fruttate per concludersi con note pepate che accompagnano il vino nella sua lunghezza.
Nell’ambito della sua ricerca dell’eccellenza, Maison Ruinart lavora per migliorare il processo di invecchiamento del Dom Ruinart e dare maggiore profondità alle sue cuvée. Lo Chef de Cave Frédéric Panaïotis e il suo team hanno deciso di reintrodurre la tradizionale tecnica del tappo di sughero per l’invecchiamento del vino.
Dom Ruinart Blanc de Blancs 2013 è la seconda annata, dopo la 2010, a essere imbottigliata con il tappo in sughero. Questa si è rivelata la scelta più idonea, poiché, in combinazione con un periodo di maturazione di dieci anni, il sughero fornisce una sottile dimensione aggiuntiva al naso e al palato.
Una decisione che significa anche il ritorno di una pratica secolare: la sboccatura manuale.
La dimensione fruttata e la freschezza del vino hanno spinto Valérie Radou, chef di Maison Ruinart, ad abbinare questa cuvée a consistenze fluide e ingredienti altrettanto freschi.
La chef consiglia di abbinare questa cuvée a piatti a base di verdure, come la pastinaca, o a pesci e frutti di mare dalla polpa soda, come il rombo o le ostriche.